Teschio del giuramento
17 secolo Cranio umano senza mascella inferiore, formula di Sator scolpita sulla calotta, da leggere come palindromo nella lettera latina "Sator Arepo Tenet Opera Rotas"
("Il Creatore [= Sator / Sower] [lui] conserva le sue opere").
I teschi del giuramento furono usati nel medioevo, tra le altre cose, come oggetti di giurisdizione e in seguito trovarono il loro posto nella camera dei miracoli. L'effetto della formula di satore è sconosciuto. Ci sono numerose interpretazioni, tra cui la disposizione delle lettere a un doppio Padre Nostro sotto forma di una croce attorno al punto di rotazione "N" e il rimanente "A" e "O" (Alpha-Omega). Il ritrovamento più antico con la formula di Sator risale al 1 secolo d.C. da Pompei altre prime testimonianze provengono da Cirencester, Manchester e dalla Basilica di San Pietro. Nel medioevo, la piazza Sator divenne ampiamente utilizzata; tra le altre cose, dovrebbe proteggersi dal male